Tra tutti il gatto nero è quello a cui sono legate le maggiori superstizioni. Molte persone ci credono e questi poveri gatti subiscono non poche angherie.
Il gatto nero, fin dall’antichità, è sempre stato simbolo di sfortuna e per questo oggetto di credenze e paure. Sono davvero poche le culture e credenze che vedono nel gatto nero un buon auspicio.
Ma come s’è guadagnato questa cattiva fama e tutto il mistero che lo avvolge?
Le origini del pregiudizio: il Medioevo e le streghe
I pregiudizi sul gatto nero sono nati nel Medioevo, precisamente durante l’Inquisizione, quando i più si erano convinti che le streghe potessero trasformarsi in gatti neri per sfuggire alla cattura.
In quel periodo i gatti neri venivano sterminati perché ritenuti dei servitori del demonio. Nel XIV secolo, papa Gregorio IX emise una bolla papale in cui condannava i gatti e questo contribuì a diffondere i pregiudizi.
In quel periodo il numero di gatti, in molte città europee, si ridusse drasticamente, facendo aumentare la popolazione di ratti. Anche a causa di questo la peste nera riuscì a diffondersi tanto velocemente.
Il gatto nero nella cultura italiana
Nel nostro paese ci sono molte superstizioni legate al gatto nero e pare siano nate a causa del fatto che durante la notte, proprio per il loro colore, non erano ben visibili e il loro sopraggiungere all’improvviso causava spavento ai cavalli e ai viaggiatori.
Superstizioni nel mondo
Nel mondo non è difficile incontrare pregiudizi e superstizioni sui gatti neri. Per esempio, negli Stati Uniti, durante la festa di Halloween, i gatti vengono associati alle streghe.
Ma ci sono comunque paesi in cui i gatti sono ritenuti portafortuna. Ad esempio in Gran Bretagna e Giappone i gatti sono considerati dei porta fortuna. In quest’ultimo, se una donna single possiede un gatto nero, credono che abbia più possibilità di trovare marito.
In Scozia, invece, vedere un gatto nero sulla soglia, è considerato un segno che arriverà ricchezza.
Discriminazione e rivalutazione
Purtroppo ancora oggi i gatti neri sono vittime non solo di pregiudizi, ma anche di comportamenti pieni di cattiveria. Talvolta vengono picchiati e trattati male. Quando finiscono nei gattili difficilmente vengono adottati.
Addirittura, alcune persone li usano per riti esoterici, arrivando persino a ucciderli.
Per sensibilizzare le persone ogni 17 novembre in Italia si celebra la Giornata del Gatto Nero, che è stata istituita dall’Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente (AIDAA) per combattere la superstizione e promuovere l’adozione di dei gatti neri.
Conclusione
I gatti neri, animali misteriosi e pieni di fascino, non portano sfortuna. Nessun gatto o animale porta sfortuna perché la sfortuna in realtà non esiste. Ogni persona è fautrice del proprio destino.
